1546 Eisleben (Germania). Muore a 62 anni il fondatore del protestantesimo Martin Lutero
Martin Lutero, l'artefice della riforma protestante, nasce a Eisleben il 10 novembre 1483. Di origini contadine, dopo gli studi entra nel convento agostiniano di Erfurt, dove nel 1506 pronuncia i voti e nel 1507 viene ordinato sacerdote. Nel 1512, trasferito al convento di Wittenberg, vi consegue il dottorato in teologia, e, l'anno dopo, tiene corsi di esegesi biblica all'università. Nel 1517 rende pubbliche a Wittenberg 95 tesi contro la vendita delle indulgenze, che hanno vasta diffusione e suscitarono reazioni contrastanti. Nel 1518 viene prima chiamato a Roma a discolparsi e poi dichiarato eretico. Arriva negare il primato del Papa e l'infallibilità dei concilii, dichiarando le Scritture unica norma della fede. Nel 1520 il papa emana la bolla "Exurge domine", con cui condanna 40 proposizioni di Lutero, e Lutero risponde definendo il Papa Anticristo. Nello stesso anno, Lutero compone tre fondamentali opere: “La cattività babilonese della Chiesa”, in cui riduce i sacramenti a tre soli, il battesimo, la penitenza e l'eucarestia; “Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca”, che inizia la ribellione della Germania contro la chiesa di Roma; “Sulla libertà del cristiano”. Nel 1521 viene scomunicato e bandito dall'impero. Inizia allora la traduzione tedesca della Bibbia, che la rende accessibile a vaste cerchie popolari. Si impegna poi in una polemica con Erasmo, al cui “Sul libero arbitrio” replica nel 1525 con “Il servo arbitrio”. Le sue tesi danno origine alla scissione da Santa Romana Chiesa e a quell'enorme rivoluzione culturale che va sotto il nome di Protestantesimo.