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Lunedì 03 Ottobre 2022
Nasce il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia, e ora Beato
Il 3 ottobre 1952 nasce a Canicattì (Agrigento) Rosario Angelo Livatino, "il giudice ragazzino" come sarà poi soprannominato, che si laurea in Giurisprudenza a Palermo il 9 luglio 1975 a 22 anni col massimo dei voti e la lode ed entra giovanissimo nella magistratura. Sostituto Procuratore della Repubblica, si occupa delle più delicate indagini antimafia, di criminalità comune ma anche, nel 1985, di quella che poi negli anni '90 sarebbe scoppiata come la "Tangentopoli siciliana". Quindi Rosario Livatino presta servizio presso il Tribunale di Agrigento quale giudice a latere e della speciale sezione misure di prevenzione. Il 21 settembre 1990 ad Agrigento il giudice Rosario Livatino viene ucciso a 38 anni dalla mafia in un agguato sul viadotto Gasena lungo la SS 640 Agrigento-Caltanissetta mentre, senza scorta e con la sua auto si reca in Tribunale. Per la sua morte verranno individuati, grazie al supertestimone Pietro Ivano Nava, i componenti del commando omicida e i mandanti che saranno tutti condannati, in tre diversi processi nei vari gradi di giudizio, all'ergastolo con pene ridotte per i "collaboranti". Rimane ancora oscuro il contesto in cui matura la decisione di eliminare un giudice ininfluenzabile e corretto. La cerimonia di beatificazione di Rosario Livatino si svolge il 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento, nell'anniversario della visita apostolica di papa Giovanni Paolo II nella città dei Templi. La celebrazione è presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, in qualità di legato pontificio.
La ricorrenza di Livatino si celebra il 29 ottobre, giorno in cui nel 1988, a 36 anni, riceve il sacramento della confermazione, come compimento di un travagliato percorso di fede che abbraccia da adulto con convinzione. Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica.