Il 23 settembre 1932 nasce a Modena il centravanti Sergio Brighenti. Esordisce nella squadra della sua città, il Modena, nel campionato di Serie B 1949-50 e conquista un posto da titolare l’anno successivo. Dopo due buoni campionati cadetti passa all’Inter di Alfredo Foni, conquistando gli scudetti 1952-53 e 1953-54. Rimane a Milano per tre stagioni, anche se non trova molto spazio, chiuso da un centravanti del calibro di Benito Lorenzi. Nel 1955 si trasferisce alla Triestina, conquistando la salvezza il primo anno mentre il seguente i giuliani retrocedono e Brighenti passa al Padova di Nereo Rocco. La tattica del “catenaccio” dell’allenatore triestino trovava in Brighenti l’uomo ideale. Convocato anche in nazionale, Brighenti passa alla Sampdoria nel 1960. Capocannoniere della serie A con 27 reti nel 1960-61 (dopo di lui solo Oliver Bierhoff nel 1997-98 riuscirà a segnare tanto in massima divisione) e si conferma come centravanti titolare della nazionale fino a quando sarà soppiantato in azzurro dal naturalizzato José Altafini. Brighenti continua a giocare nella Sampdoria per altre due stagioni, pur non riuscendo a ripetersi come bomber. Chiude la carriera con una gara al Torino nel 1964-65. Dal 1967 Brighenti diventa allenatore di Parma, Varese, Seregno e Lecco.In occasione del mondiale di Italia 90 Brighenti è il vice del capo allenatore della nazionale italiana Azeglio Vicini.