Il 7 settembre 1943 dal campo di transito di Westrebork a Hooghalen (Olanda) creato per accogliere i rifugiati dalla Germania, tutta la famiglia della scrittrice olandese di origine ebraica Etty Hillesum viene deportata ad Auschwitz – Oswiecim (Polonia), tranne il fratello Jaap. Esther Hillesum, detta Etty, nasce il 15 gennaio 1914 a Middelburg (Olanda) e si laurea in giurisprudenza all'Università di Amsterdam iscrivendosi anche alla facoltà di Lingue Slave e all'inizio della guerra si interessa della psicologia analitica junghiana, però i suoi si interrompono a causa dalla guerra. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, la Hillesum ha anche la possibilità di salvarsi, ma decide di condividere la sorte del suo popolo lavorando poi, come assistente sociale, nel campo di transito di Westerbork.Il primo rifugiato di questo campo è Leo Blumensohn, registrato il 9 ottobre 1939 e che più tardi sopravviverà alla deportazione ad Auschwitz ed in altri campi nazisti. Tra il 1941 e il 1943 la Hillesum scrive il suo “Diario” - probabilmente su indicazione dello psico-chirologo ebreo-tedesco Julius Spier, di cui Etty è inizialmente paziente e con il quale ha un forte legame (ne parla abbondantemente nel Diario chiamandolo semplicemente "S.") – che è un dettagliato resoconto degli ultimi due anni della sua vita. Diversamente dal “Diario di Anna Frank”, quello di Etty Hillesum sarà pubblicato solo nel 1981. Etty Hillesum muore il 30 novembre 1943 ad Auschwitz e così pure muoiono i genitori e il fratello Misha. L'altro fratello, Jaap, perderà invece la vita a Lubben, (Germania), dopo la liberazione, il 17 aprile 1945, durante il viaggio di ritorno in Olanda.