L'11 agosto 1253 muore a San Damiano di Assisi (Perugia) Santa Chiara, officiata dal Papa Innocenzo IV che il giorno prima arriva a San Damiano per portare a Chiara la sua benedizione e la bolla pontificia di approvazione della Regola. Il Papa canta per lei non l'ufficio dei morti, ma quello festivo delle vergini. Il corpo di Chiara viene sepolto a San Giorgio e in seguito trasferito nella chiesa che porta il suo nome. Nonostante l'intenzione di Innocenzo IV fosse quella di canonizzarla subito dopo la morte, si giungerà alla bolla di canonizzazione il 15 agosto 1255 ad Anagni (Frosinone), dopo averne seguito tutte le formalità, per mezzo di Alessandro IV, già cardinale Rainaldo che nel 1252 approva per primo la Regola delle clarisse. Chiara Scifi nasce nel 1194 ad Assisi e viene accolta da San Francesco alla Porziuncola il 18 marzo 1212, nella notte dopo la Domenica delle Palme. Chiara è la protettrice delle telecomunicazioni, e in particolare della televisione: il giorno di Natale, nella messa servita da Francesco, non c'era Chiara, costretta a letto a causa della sua infermità. Volendo ella partecipare comunque alla celebrazione, le cronache raccontano che le apparve una visione della messa e al momento della comunione le si presentò innanzi un angelo che le diede la possibilità di comunicarsi all'ostia consacrata. Per questo il 17 febbraio 1958 Papa Pio XII dichiara la Santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni.