L'8 agosto 1933 muore a Roma l'architetto Luca Beltrami, eletto prima deputato e poi senatore del Regno, si trasferisce a Roma, dove si dedica al restauro del Pantheon (1929), della cupola di San Pietro e della Pinacoteca Vaticana (1931-32). Beltrami nasce il 13 novembre 1854 a Milano, figlio di orafi, nel 1880 ottiene la cattedra di Geometria descrittiva a Brera. Da progettista, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento modifica il volto di Milano, realizzando grandi edifici di impronta classicheggiante. Firma il Palazzo della Permanente di via Turati (1884-85), la sinagoga di via Guastalla (1892), il Palazzo delle Assicurazioni Venezia in piazza Cordusio (1897-1899) e la nuova sede del “Corriere della Sera” in via Solferino (1904). Si occupa del restauro del Duomo di Monza (1889) e della Certosa di Pavia (1890-1895), della ricostruzione del campanile di San Marco a Venezia dopo il crollo del 1902. Fra il 1893 e il 1895 Beltrami progetta interventi di salvaguardia per importanti edifici milanesi: Sant’Ambrogio, Santa Maria delle Grazie e il Castello Sforzesco che, ridotto in macerie, rischia di essere abbattuto; ricostruisce la torre del Filarete distrutta da un fulmine nel 1521 e riporta alla luce affreschi e fregi di diverse epoche.