l'11 giugno 2003 muore a Parigi (Francia) Luigi Castiglioni, pittore e cartellonista italiano di fama mondiale che si inserisce nella scia della tradizione surrealista. Castiglioni nasce il 20 novembre 1936 a Milano e gli viene riconosciuto il merito di essere il primo a trasformare il manifesto pubblicitario sportivo in opera d'arte. Nel 1959 Castiglioni soggiorna a Roma e opera a Cinecittà collaborando alle scenografie de "La Dolce Vita" di Fellini, "Il Bell’Antonio", "Guerra e Pace". Si trasferisce a Parigi, nel 1960, dove partecipa a diverse mostre collettive e collabora con il gruppo editoriale Filipacchi. Illustra copertine per i settimanali: L’Express, Le Point, Entreprises, Valeurs Actuelles, Jazz Magazine, Lui, Salut les Copains. Secondo la critica, Castiglioni è un erede della rivoluzione del mondo del manifesto, che nasce con Henri Toulouse-Lautrec e trova una nuova dimensione con Renè Magritte. Nel 1985 il presidente Sandro Pertini lo nomina di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.