Il 4 ottobre 2002 una giuria di Los Angeles (California, USA) stabilisce che la multinazionale Philip Morris dovrà pagare 28 miliardi di dollari a una donna di 64 anni malata di cancro ai polmoni: risarcimento record, probabilmente il più grande mai stabilito in una causa riguardante le vittime del tabacco. La donna ammalata dichiara nel corso del dibattimento di essersi sempre fidata delle rassicurazioni della Philip Morris, secondo cui il fumo non provocava il cancro. Questa sentenza si aggiunge a una prima decisione dei giudici che avevano già riconosciuto alla donna un risarcimento di 850.000 dollari per i danni diretti causati dal fumo.