Il 24 settembre 1982 a Roma Romano Prodi (area Democrazia cristiana) è nominato presidente dell'Iri. L'Istituto per la ricostruzione industriale è un ente pubblico costituito nel 1933 allo scopo di rilevare dalle banche partecipazioni azionarie di alcune industrie in dissesto per reintrodurle nel mercato. Il primo presidente è Alberto Beneduce. Nel 1937 l'Iri è trasformato in ente di gestione permanente. Salvatosi nel dopoguerra da una minaccia di scioglimento, diventa perno della strategia delle "partecipazioni statali". Con gli anni '60 l'Iri estende il controllo su numerose società nei settori siderurgico, meccanico, cantieristico, creditizio (banche di interesse nazionale), dei trasporti aerei (Alitalia) e marittimi, delle telecomunicazioni, delle autostrade. Trasformato in società per azioni nel 1992, l'Iri sarà coinvolto nel successivo processo di "privatizzazione" delle imprese pubbliche, a partire dalla cessione nel 1993 delle partecipazioni di controllo delle banche di interesse nazionale (Banca Commerciale e Credito Italiano), e avviato alla liquidazione dal governo D'Alema nel 2000.