Il 21 settembre 1452 nasce a Ferrara Gerolamo Savonarola che nel 1475 entra nel convento di San Domenico di Bologna, poi viene inviato a Firenze nel 1482 per predicare la necessità di un rinnovamento morale, politico e religioso. A seguito della morte di Lorenzo de' Medici il 9 aprile 1942 e della discesa in Italia del re di Francia Carlo VIII nel 1494, Savonarola accentua la sua predicazione profetica, affermando che Firenze, nuova Gerusalemme, ha il compito di guidare il rinnovamento di tutto il mondo cristiano, a partire dalla Roma papale, dominata dalla mondanità e dalla corruzione dei Borgia. Dopo la cacciata dei Medici Savonarola diventa il capo effettivo della repubblica fiorentina dal 1494 al 1998, sottoponendola a un severo regime morale, senza però alienarsi il favore del popolo, che appoggia la sua legislazione democratica, la riforma delle imposte e l'abolizione dell'usura. Scomunicato nel 1497 da papa Alessandro VI, che ingiunge alla città di consegnarglielo, Savonarola viene prima invitato dalla borghesia fiorentina a interrompere la predicazione, quindi arrestato e messo a morte, il 23 maggio 1498 a Firenze, insieme ai suoi seguaci Domenico da Pescia e Silvestro da Firenze.