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Lunedì 12 Settembre 2022
Ambrogio Fogar vittima di un incidente: rimarrà paralizzato
Il 12 settembre 1992 l'esploratore Ambrogio Fogar è vittima di un incidente nel deserto del Turkmenistan mentre partecipa al raid automobilistico Parigi-Mosca-Pechino. L'auto su cui viaggia si capovolge, e Fogar si ritrova con la seconda vertebra cervicale spezzata e il midollo spinale tranciato. L'incidente gli provoca l'immobilità assoluta e permanente, con l'impossibilità di respirare autonomamente. Fogar nasce il 13 agosto 1941 a Milano e diventa esploratore, navigatore, scrittore e uomo dei media. La circumnavigazione del globo in solitaria da Est verso Ovest con lo sloop, un tipo di barca a vela, chiamato Surprise, lo fa entrare come primo italiano nell'olimpo dei navigatori al pari di Joshua Slocum e Sir Francis Chichester. Nel 1978, la sua imbarcazione viene capovolta da un'orca e fa naufragio al largo delle isole Falkland nel Sud dell'Oceano Atlantico. Riesce a sopravvivere per 74 giorni in una scialuppa di salvataggio. Con lui c'è il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini, che muore di polmonite il 4 aprile 1978, due giorni dopo che i soccorritori li individuano e li portano in salvo alle Isole Falkland . Fogar è conduttore televisivo, con il programma d'avventura "Jonathan", e abile divulgatore, mettendo a frutto le proprie capacità di esploratore. Nonostante la disabilità, nel 1997, su una sedia a rotelle basculante, partecipa al giro d'Italia in barca a vela. Fogar muore il 24 agosto 2005 a Milano.