Il 3 settembre 1982 viene assassinato a Palermo il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, da pochi mesi prefetto del capoluogo siciliano. L'agguato in via Carini, mentre Dalla Chiesa sta tornando a casa alla guida di un'utilitaria, con a bordo la giovane moglie incinta Emanuela Setti Carraro, che non viene risparmiata dai killer. Nell'agguato muore anche il poliziotto di scorta del generale, l'agente Domenico Russo, che lo seguiva a bordo di un'altra vettura. Il 7 settembre il figlio Nando sostiene in una clamorosa intervista alla "Repubblica" che quello del padre è "un delitto politico deciso e commesso a Palermo" e che i mandanti vanno cercati nella Dc siciliana. Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il 27 settembre 1920 a Saluzzo (Cuneo) ed è tra gli organizzatori della Resistenza nelle Marche. Dal 1973, in qualità di comandante di un reparto speciale dei Carabinieri con funzioni di antiterrorismo, in particolare contro le Brigate Rosse, svolge un ruolo di primo piano nella lotta al terrorismo nell'Italia del nord. In seguito assume la carica di prefetto di Palermo, con il compito di combattere la nuova ondata di delitti mafiosi.