Il 4 luglio 1872 nasce a Plymouth (Vermont, Usa) l'uomo politico John Calvin Coolidge jr, che si laurea con lode all'Amhrest College e inizia la carriera politica e legale a Northampton (Massachussets, Usa). Progressivamente Coolidge sale tutti i gradini della politica: da consigliere municipale a Northampton a governatore del Massachussets, sempre nelle file repubblicane. Alle 2,30 della notte del 3 agosto 1923, il segretario del Commercio Calvin Coolidge, in visita nel Vermont, riceve la notizia della morte del presidente Warren Harding e della conseguente sua nomina alla presidenza. Il padre, notaio, riceve il giuramento sulla bibbia di famiglia. Durante il suo mandato Coolidge si distingue per il carattere forte piuttosto che per i risultati ottenuti. Il suo impegno maggiore è rivolto alla ricostruzione della dignità e del prestigio della Presidenza in un momento di profonda decadenza e spreco. L'amministrazione Coolidge si dimostra determinata nel preservare l'antica morale e i precetti economici anche nella prosperità fiorente che molti americani stanno conoscendo. Rifiuta di utilizzare il potere economico federale per frenare la crescita o migliorare le condizioni degli agricoltori e di alcune categorie industriali. Nel suo primo messaggio al Congresso, nel dicembre 1923, chiede l'isolamento in politica estera, maggiori tagli alle tasse, riduzione degli aiuti al settore agricolo. La popolarità del presidente cresce rapidamente. Alle elezioni 1924 raccoglie più del 54% dei voti. Artefice del suo successo è Walter Lippman, il genio politico di Coolidge. Il presidente è orientato più alla gestione e al controllo che non all'intervento diretto. La grande depressione del 1929 porta con sé un periodo disastroso ma Coolidge è già fuori dalle scene. Coolidge muore il 5 gennaio 1933 a Northtampton (Massachusetts, Usa).