L'1 luglio 1902 nasce a Muhlouse (allora Germania, oggi Francia) il regista Wilhelm Weiller che nel 1920 si trasferisce negli Usa per lavorare alla Universal Studios. Nel 1927 William "Billy" Wilder esordisce alla regia. Tra le sue prime opere: nel 1937 "Strada sbarrata" (Dead end) in cui il racconto western ha un epilogo psicologico; nel 1938 "Jezebel" ritratto di una tipica ragazza del sud, ardita e piena d'impeto; nel 1941 "Le piccole volpi" (Little foxes) evocazione crudele e obiettiva di un ambiente tarato. Nel dopoguerra Wyler dirige: "Mrs Miniver" (1943) con cui ottiene il primo Oscar; "I migliori anni della nostra vita" (The best years of our lives, 1946), con cui vince un secondo Oscar, sui problemi dei reduci della seconda guerra mondiale, visto con occhio comprensivo ma anche umoristico; "L'ereditiera" (The heiress, 1950), "Detective story" (1951), "Roman holiday" (Vacanze Romane, 1955), "The desperade hours" (1955), "Friendly persuasion" (1956), "The big country" (1958), e soprattutto "Ben Hur" (1959) , remake di un colossal celebre nella storia del cinema, questo con Charlton Heston, Stephen Boyd, Jack Hawkins, Haya Hararret, che conquista 11 premi Oscar, tra cui appunto quello di Wyler per la miglior regia. Wyler prende il quarto Oscar, quello alla carriera, nel 1965 e muore il 27 luglio 1981 a Beverly Hills (California, Usa).