Il 9 giugno 1992 nell'ambito dell'inchiesta Mani Pulite viene arrestato a Milano l'architetto socialista Claudio Dini, dal 1987 alla guida della Mm (Metropolitana milanese). L'accusa è di avere ottenuto tangenti per gli appalti relativi alla metro e al passante ferroviario. Il provvedimento giudiziario rientra nel quadro delle reazioni a catena che partono dall'arresto di Mario Chiesa, presidente socialista del Pio Alberto Trivulzio, avvenuto a Milano il 17 febbraio 1992, in flagranza di reato, mentre intascava una tangente di 7 milioni. L'inchiesta, che sarà denominata "Mani Pulite", è condotta da un pool di magistrati del Tribunale di Milano (i sostituti procuratori Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Pier Camillo Davigo, Paolo Ielo, Francesco Greco, Tiziana Parenti, il Gip Italo Ghitti), diretto dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli e coordinato da Gerardo D'Ambrosio.