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Giovedì 02 Giugno 2022
Sull'isola di Caprera, muore Giuseppe Garibaldi
Il 2 giugno 1882 Giuseppe Garibaldi muore sull'Isola di Caprera, in comune di La Maddalena (Sassari). Il Corriere della Sera, diretto dal garibaldino Eugenio Torelli Viollier, esce per tre giorni listato a lutto. Garibaldi nasce il 4 luglio 1807 a Nizza (allora Savoia, oggi Francia), entrato nella Giovane Italia, fugge in America Latina dopo essere condannato a morte e combatte in Brasile e Uruguay, torna in Italia nel 1848 e partecipa alla difesa della Repubblica romana (1849). Nel 1859, avvicinatosi alla monarchia sabauda, combatte nella II guerra di indipendenza al comando dei Cacciatori delle Alpi. Nel 1860 organizza la spedizione dei Mille. Convinto della necessità di completare l'unificazione italiana con la conquista di Roma e Venezia, tenta di raggiungere Roma, ma è fermato una prima volta dalle truppe regie ad Aspromonte (1862), e una seconda volta dai francesi a Mentana (Roma) (1867). Partecipa alla difesa della Comune di Parigi (Francia) (1870). Divenuto sostenitore di un socialismo di tipo comunitario, aderisce alla I Internazionale e si avvicina alle idee massoniche, Massone di 33º grado del Rito scozzese antico e accettato, favorevole all'ingresso delle donne in massoneri, ricopre anche brevemente la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia; dichiaratamente repubblicano e anticlericale, Garibaldi è autore di numerosi scritti, prevalentemente di memorialistica e politica, ma pubblica anche romanzi e poesie. Garibaldi e Ana Maria, passata alla storia e quasi alla leggenda del Risorgimento italiano con il diminutivo Anita, si sposano il 26 marzo 1842 presso la chiesa di San Francisco d'Assisi con rito religioso. Secondo una leggenda, Anita, abile cavallerizza, insegna a cavalcare al marinaio italiano, fino ad allora del tutto inesperto di equitazione. Giuseppe, a sua volta, la istruisce, per volontà o per necessità, ai rudimenti della vita militare.