Il 6 maggio 1992 muore a Parigi (Francia) Marlene Dietrich, indimenticabile interprete de "L'angelo azzurro", per la regia di Josef von Sternberg. Maria Magdalene von Losch, questo il suo vero nome, nasce il 27 dicembre 1901 a Berlino (Germania) e fa scalpore con la sua recitazione, il suo fascino e la voce sensuale, ma anche la prima donna a farsi assicurare le gambe, stipulando un contratto con i Lloyd's. Negli anni Trenta è negli Stati uniti, dove interpreta una serie di film tra cui "Marocco" (1930) con Gary Cooper, "Disonorata" (1931), "Venere bionda" (1932) con Cary Grant, "Shanghai Express" (1932), "Capriccio spagnolo" (1935) per la regia del pigmalione e compagno Von Sternberg. Oppositrice del nazismo, la Dietrich prende la cittadinanza Usa nel 1939 e nel corso della seconda guerra mondiale tiene più di 500 spettacoli per le truppe americane al fronte. Tra i film girati dopo la guerra "Paura in palcoscenico" (1950) di Alfred Hitchcock, "Rancho Notorius" (1952) di Fritz Lang, "Testimone d'accusa" (1957) di Billy Wilder con Tyrone Power e Charles Laughton, e "Vincitori e vinti" (1961) di Stanley Kramer, per cui vince il David di Donatello. L'ultimo film interpretato dalla Dietrich è "Gigolò" (1978), al fianco di David Bowie. Nel 1984 l'attrice pubblica le sue memorie, con il titolo "Marlene Dietrich".