Il 4 aprile 1992 ad Agrigento la mafia uccide Giuliano Guazzelli, maresciallo dei carabinieri comandante della squadra di polizia giudiziaria del tribunale di Agrigento, che indaga sull'assassinio del giudice Rosario Livatino. La sua auto è preceduta da un furgoncino con a bordo due sicari armati di mitra e pistole. Il giorno prima era tornato da Roma dove aveva sentito un importante collaboratore di giustizia. Sul luogo del delitto si precipita subito il giudice Paolo Borsellino. Guazzelli nasce il 6 aprile 1933 a Gallicano (Lucca), si arruola giovanissimo nell’Arma e nel 1954 arrivato in Sicilia. Negli ultimi anni lavora, come comandante del nucleo di polizia giudiziaria della procura di Agrigento, al fianco del giudice Livatino. Prima di essere ucciso il sottufficiale era sulle tracce dei killer del "giudice ragazzino", freddato dalla mafia il 21 settembre 1990.