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Domenica 27 Marzo 2022
Il Parlamento vieta l'utilizzo dell'amianto
Il 27 marzo 1992 a Roma il Parlamento approva la legge 257/1992 che stabilisce la cessazione dell'impiego dell'amianto. Sono vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto, o di prodotti contenenti amianto. La legge detta norme anche in materia di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall'inquinamento da amianto. Il provvedimento fa seguito a ricerche epidemiologiche che dimostrano l'alta pericolosità dell'amianto nell'estrazione, lavorazione, trasformazione e utilizzazione, attraverso l'inalazione di fibre rilasciate nell'ambiente. Il minerale, utilizzato nell'edilizia e nell'industria tessile per le sue doti di isolante, può provocare l'asbestosi, il tumore bronchiale e il mesotelioma, o cancro della pleura. Successive normative dei ministeri del Lavoro e della Sanità, indicheranno le norme per procedere alla bonifica (decoibentazione, confinamento o incapsulamento), con rimozione totale dell'amianto ovunque ciò sia possibile, di tutte le strutture edili, con particolare riguardo per gli edifici pubblici e per le abitazioni, allo scopo di eliminare ogni possibile rischio di rilascio nell'atmosfera di fibre di amianto da parte di prodotti edilizi che lo contengono.