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Giovedì 10 Marzo 2022
Muore Giuseppe Mazzini, fonda la Giovane Italia
Il 10 marzo 1872 muore a Pisa Giovanni Mazzini, fondatore della Giovane Italia. Mazzini nasce il 22 giugno 1805 a Genova, figlio di un medico universitario. Laureato in filosofia e diritto, inizia l'attività giornalistica collaborando a periodici di ispirazione liberale; nel 1827 si iscrive alla carboneria, dove si distingue per la sua attività. Nel 1830 viene arrestato e costretto all'esilio. Si stabilisce a Marsiglia (Francia) dove fonda il movimento "Giovine Italia" con il proposito di condurre gli italiani sulla strada del progresso, abbattendo il papato e l'impero austro-ungarico, fino a costituire un'Italia libera, unita e repubblicana. Nel programma si rivendica dunque il diritto all'insurrezione contro l'oppressore austriaco. La Giovine Italia ispira i moti rivoluzionari di Genova (1832-1833) e la spedizione in Savoia (1834). Dopo questi fallimenti, l'organizzazione viene sciolta e Mazzini si trasferisce prima in Svizzera e poi a Londra Inghilterra), dove fonda "L'unione degli operai italiani". Torna in Italia nel 1848, quando, a Milano, si oppone all'unione con il Piemonte. Da ultimo, deluso dalle aspettative della corona sabauda, aderisce all'idea della guerra di popolo. Nel 1849 è a Roma, membro del triumvirato della Repubblica romana, con Saffi e Armellini. Rifugiatosi poi in Svizzera e nuovamente a Londra, costituisce il "Comitato centrale democratico europeo" e, nel 1853, il Partito d'azione. Nel 1858 fonda la rivista "Pensiero e azione". Contrario all'unificazione d'Italia sotto il regno sabaudo, predica una collaborazione tra capitale e lavoro per la soluzione delle lotte di classe che si va affermando. Resta in esilio anche dopo il 1860 e nel 1864 collabora alla fondazione della "Prima Internazionale", dalla quale esce per l'accresciuta importanza delle correnti anarchiche e marxiste.