Il 7 marzo 1932 muore a Parigi (Francia) il politico Aristide Briand, più volte premier e ministro. Briand nasce il 28 marzo 1862 a Nantes (Francia), socialista, nel 1905 abbandona il partito. Divenuto nel 1909 presidente del consiglio, fa approvare una legge sulle pensioni operaie, ma reprime con decisione gli scioperi ferroviari del 1910. In seguito Briand è ministro della giustizia ( 1912-15), prima di tornare alla presidenza del consiglio durante la I guerra mondiale (1915-17). Nel 1922 è di nuovo presidente del consiglio: costretto a ritirarsi, viene sostituito dal rigido nazionalista Poincaré. Ministro degli esteri quasi senza interruzione dal 1925 al 1932, opera per il riavvicinamento franco-tedesco (conferenza di Locarno) e per questo con il ministro degli esteri tedesco Gustav Stresemann vince nel 1926 il premio Nobel per la pace. Tra il 1926 e il 1928 Briand elabora con il segretario di Stato americano Frank Kellogg un "patto di rinuncia generale alla guerra" (patto Briand-Kellogg), a cui aderiscono via via 57 stati. Nel 1929 pronuncia all'assemblea della Società delle Nazioni un importante discorso in cui auspica la creazione di una sorta di federazione europea, che fa di lui un antesignano dell'europeismo.