Il 17 febbraio 1992 a Milano Mario Chiesa, presidente socialista del Pio Alberto Trivulzio, è arrestato in flagrante mentre riceve una tangente di 7 milioni dall'imprenditore delle pulizie Luca Magni che fa da "esca". Chiesa sarà condannato in dicembre. Inizia così l'inchiesta denominata "Mani Pulite" che verrà condotta da un pool di magistrati del Tribunale di Milano (i sostituti procuratori Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Pier Camillo Davigo, Paolo Ielo, Francesco Greco, Tiziana Parenti, il Gip Italo Ghitti) diretto dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli e coordinato da Gerardo D'Ambrosio.