Il 14 febbraio 2002 muore a Budapest (Ungheria) il grande campione Nandor Hidegkuti, allenatore anche della Fiorentina. Hidegkuti nasce il 3 marzo 1922 a Budapest ed è il centravanti e una delle stelle della grande Ungheria degli anni '50, la nazionale di Puskas e Kocsis chiamata "Aranycsapat" (squadra d'oro) che vince nel 1952 le Olimpiadi a Helsinki (Finlandia) battendo in finale 2-0 la Jugoslavia. Hidegkuti è ricordato in Ungheria come l'eroe di Wembley: il 25 novembre 1953, infatti, la nazionale magiara viola il mitico stadio londinese imponendosi 6-3 sull'Inghilterra; ad annichilire i "leoni bianchi" una tripletta di Hidegkuti (per lui 68 presenze e 39 gol in nazionale). La grande Ungheria fallisce però il titolo mondiale il 4 luglio 1954 a Berna (Svizzera) perdendo in finale contro la Germania (3-2), dopo essere stata in vantaggio 2-0. Chiusa la carriera da calciatore, che in nazionale è straordinaria con 39 reti in 68 partite, Hidegkuti comincia a fare l'allenatore, e nel 1960-61 porta la Fiorentina alla conquista della Coppa delle Coppe. Nei due campionati successivi allena il Mantova.