Il 7 febbraio 1992 a Maastricht (Olanda) viene firmato l'accordo tra i 12 paesi membri della Comunità Europea. Il trattato rappresenta un importante sviluppo nel processo di integrazione politica ed economica europea. Entrerà in vigore l'1 novembre 1993. Il Trattato di Maastricht istituisce l'Unione Europea e definisce modi e tempi della costituzione di un'Unione economica e monetaria (Uem) basata sulla moneta unica, l'euro, e su una comune autorità monetaria, la Banca Centrale Europea (Bce). Al fine di raggiungere questa meta, sono pianificate tre fasi: la prima, iniziata nel novembre 1993, impone ai singoli Stati membri l'adozione di programmi per la convergenza delle economie e per garantire la liberalizzazione dei movimenti di capitale; la seconda, avviata l'1 gennaio 1994, porta alla formulazione delle condizioni per l'adozione della moneta unica; la terza, iniziata l'1 gennaio 1997, ha come obiettivo la fissazione definitiva della parità delle monete dei Paesi partecipanti e l'istituzione della Bce. Il 2 maggio 1998, a Bruxelles, il Parlamento europeo sancirà ufficialmente l'introduzione dell'euro dall'1 gennaio 1999 e l'ingresso nell'Uem di 11 Stati (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna), ai quali si aggiungerà la Grecia l'1 gennaio 2001; rinviano l'ingresso nell'Uem, per propria scelta, Regno Unito, Danimarca e Svezia. Dall'1 gennaio 2002 nei 12 Paesi dell'Uem sarà immesso in circolazione l'euro, che sostituisce le monete nazionali.