Il 6 febbraio 1992 muore a Milano il poeta padre David Maria Turoldo, "voce" del dissenso cattolico. Giuseppe Turoldo nasce il 22 novembre 1916 a Coderno di Sedegliano (Udine) ed entra giovanissimo nella congregazione religiosa dei Servi di Maria, il 2 agosto 1935 emette la sua prima professione religiosa, assumendo il nome di fra' David Maria; il 30 ottobre 1938 pronuncia i voti solenni e il 18 agosto 1940 è ordinato sacerdote e partecipa alla Resistenza. Nel primo dopoguerra sono famose le sue omelie nel Duomo di Milano, città in cui fonda il centro culturale "Corsia dei Servi". In seguito si trasferisce a Sotto il Monte (Bergamo) dove dirige il "Centro studi ecumenici Giovanni XXIII". La sua vasta produzione poetica è caratterizzata da una profonda tensione morale e da un afflato evangelico sorretto da una forte esigenza di fraternità. Tra le principali raccolte poetiche si ricordano: "Io non ho mani" (1948), "Se tu non riappari" (1963), "Lo scandalo della speranza" (1978). Le ultime opere poetiche sono "Canti ultimi" (1991) e "Le mie notti con Qohelet" (1992). Turoldo è anche autore di testi per il teatro, tra i quali "In memoria di frate Francesco" (1981) e "Sul monte la morte" (1984). Tra i saggi religiosi ricordiamo "Anche Dio è infelice" (1991).