Il 6 febbraio 1922 nella Città del Vaticano il Conclave riunito a seguito della morte, avvenuta il 22 gennaio 1922, di Papa Benedetto XV, elegge al soglio pontificio il cardinale Achille Ratti, che assume il nome di Pio XI. Ambrogio Damiano Achille Ratti nasce il 3 maggio 1857 a Desio (allora Milano, oggi Monza Brianza), ordinato sacerdote il 20 dicembre 1879 a Roma, è nunzio apostolico in Polonia dal 1919 al 1921, quando diventa arcivescovo di Milano. Come pontefice manifesta un temperamento autoritario, diffidente verso i partiti politici di ispirazione cattolica e incline quindi a rapporti diretti con gli Stati: tipica la sua politica concordataria, con la firma tra l'altro dei Patti lateranensi con l'Italia (1929). Nei confronti del fascismo attua una politica di "buon vicinato", pur incrinata dallo scontro del 1931 sull'Azione Cattolica (che il regime chiede di sciogliere) e dall'ostilità di Pio XI verso l'alleanza tra Italia e Germania. Molto più nette le sue critiche verso il nazismo (enciclica "Mit brennender Sorge", 1937) e il comunismo (enciclica "Divini Redemptoris", 1937). Con l'enciclica "Quadragesimo Anno" nel 1931 Pio XI fornisce un importante contributo alla dottrina sociale. All'interno della Chiesa rilancia con forza l'Azione Cattolica. Papa Pio XI muore il 10 febbraio 1939 nella Città del Vaticano.