Il 27 gennaio 1972 muore a Evergreen Park (Illinois, Usa) per insufficienza cardiaca e diabete la celebre cantante Mahalia Jackson, considerata la più grande interprete di canti religiosi negri. Mahala Jackson, questo il suo vero nome, nasce il 26 ottobre 1911 a New Orleans (Louisiana, Usa) e nel 1932, trasferitasi a Chicago (Illinois, Usa), canta con i "Johnson Gospel Singers". Sciolto il gruppo si esibisce per qualche tempo da sola, poi con Thommy Dorsey, altra figura chiave nella storia del gospel song. Dopo aver fatto diversi lavori anche umili la Jackson nel 1947 incide "Move on up little Higher" che vende oltre 2 milioni di copie. Anche il mondo del jazz si accorge allora di lei: un suo concerto alla Carnegie Hall di New York (New York, Usa) polverizza ogni record di incasso. Tra le sue incisioni più riuscite "In the Upper Room", "I'm so Glad Salvation Is Free", "Go tell it on the mountain". Il 28 agosto 1963 alla famosa marcia di Martin Luther King a Washington (Usa) la Jackson intona la celeberrima "We shall over come". Mahalia Jackson è insignita di tre Grammy Awards. Al servizio funebre tenutosi a Chicago (Illinois, Usa) Aretha Franklin canta "Take My Hand, Precious Lord".