Il 26 gennaio 2002 all'ospedale Umberto I di Mestre (Venezia) per la prima volta viene impiantato a sei pazienti il Gastricpacer, il pacemaker contro l'obesità. Pesa 55 grammi ed è una scatoletta metallica grande come quella dei cerini. Si tratta di uno stimolatore gastrico alimentato da batterie che, alloggiato sotto la cute della parete addominale, genera e invia leggeri impulsi elettrici alla parete dello stomaco tramite un elettrodo al quale è collegato con un filo. Tali impulsi regolano i movimenti dello stomaco e, modificando l'attività dei neuromediatori, lo "ingannano" generando un senso di sazietà.