Il 7 gennaio 1842 a Parigi (Francia) prima dello "Stabat Mater" di Gioacchino Rossini diretta da Gaetano Donizetti e suscita un delirio di entusiasmi. Rossini inizia la composizione dello "Stabat Mater" durante un viaggio in Spagna nel 1931, su richiesta del prelato spagnolo Manuel Fernandez Varela. Tornato a Parigi, il compositore si mette al lavoro impegnando il collega Giovanni Tadolini in qualità di collaboratore. Il lavoro risultante si compone di sei numeri composti da Rossini mentre i rimanenti sette sono opera di Tadolini. Lo Stabat Mater viene completato senza menzionare la doppia paternità, e ha la sua prima e unica rappresentazione a Madrid (Spagna) in occasione del Venerdì Santo del 1833. Dopo la morte del prelato Varela, il manoscritto viene venduto all'editore parigino Aulagnier che avrebbe voluto pubblicarlo. Rossini si oppone, decidendo di sostituire le parti composte da Tadolini. La composizione sacra più amata e più eseguita di Rossini, viene completata a Bologna (dove si è trasferito dal 1836). Il risultato è la versione del 1841, quella universalmente nota come il capolavoro della vecchiaia del grande artista.