Il 31 dicembre 1961 termina il Piano Marshall, che prende il nome dal generale Marshall, segretario di stato americano dal 1947. I fondi erogati tra il 1948 e il 1952 ai paesi occidentali ammontano a 13 miliardi di dollari statunitensi; in buona parte utilizzati per acquistare negli Stati Uniti beni poi concessi a titolo gratuito agli alleati. Ne beneficiano i paesi maggiormente colpiti dalla seconda guerra mondiale. Il piano aiuta le popolazioni e favorisce la ripresa produttiva. Infatti, nonostante l'intensificarsi della Guerra fredda con il blocco sovietico abbia spinto a utilizzare molti fondi per sostenere spese militari, al termine del programma i livelli produttivi dell'Europa occidentale sono superiori del 35% rispetto al periodo prebellico. Nel 1953 Marshall riceve il Premio Nobel per la pace proprio per il contributo da lui dato alla rinascita economica europea.