Il 19 dicembre 1861 nasce a Trieste lo scrittore Aaron Ettore Schmitz, noto con lo pseudonimo di Italo Svevo. La sua complessa e inquieta personalità, volta all'indagine dei recessi della coscienza, si manifesta già nei primi romanzi ("Una vita", 1892, "Senilità",1898), che passano inosservati, spingendo lo scrittore a un lungo periodo di silenzio. Il suo terzo romanzo "La coscienza di Zeno", 1922, sulla cui stesura influiscono l'amicizia con Joyce e lo studio delle scoperte di Freud, impone Italo Svevo in Europa e ,solo in seguito, in Italia. In questo romanzo, considerato di fondamentale importanza per la narrativa europea del primo Novecento, il mondo esterno vive solo nella coscienza del personaggio, impegnato a ricostruire le linee del proprio tempo interiore. Sono poi apparsi postumi: "Corto viaggio sentimentale", 1949, "Saggi e pagine sparse", 1954, "Epistolario", 1966, "Carteggio", 1978, lettere a James Joyce, Eugenio Montale e altri. Svevo muore il 13 settembre 1928 in un incidente automobilistico a Motta di Livenza (Treviso).