Il 24 novembre 1991 a Torino Gianni Agnelli nomina suo fratello Umberto, suo successore alla presidenza di Fiat. Ma le cose andranno diversamente. Nel 1993, un periodo finanziariamente difficile per il gruppo, la Fiat è costretta a bussare alle porte di Mediobanca di cui è presidente Enrico Cuccia. La banca milanese organizza e sostiene un maxiaumento di capitale per Fiat ma la contropartita è la rinuncia di Umberto Agnelli alla successione.