Il 13 novembre 1931 a Roma, in risposta alla crisi americana del 1929, i cui effetti drammatici investono anche l'Italia, viene creato un ente pubblico per il credito a medio e lungo termine, l'Istituto mobiliare italiano (Imi), istituto di credito di diritto pubblico, con l'obiettivo di sostenere la ricostruzione del sistema industriale nazionale. Il primo presidente è Teodoro Mayer, in carica fino al 14 marzo 1936,e alla sua organizzazione primigenia contribuiscono tra gli altri Alberto Beneduce e Felice Guarneri. Nel 1947 l'Istituto è una delle banche maggiormente impegnate nella ricostruzione del paese dopo la guerra, con la gestione delle risorse finanziarie derivate dai prestiti statunitensi concessi tramite la Eximbank. Le autorità del Piano Marshall ottengono dal governatore della Banca d'Italia Donato Menichella, membro della delegazione che tratta con l'ERP, che i fondi siano gestiti dall'IMI, che non solo riceve e versa le somme, ma si occupa anche dell'istruttoria per scegliere a quali imprese erogare i finanziamenti e verificare le garanzie da esse prestate.Nel 1969 inizia l'attività d gestione dei fondi governativi dedicati allo sviluppo della ricerca industriale, creando con un team di ingegneri dedicati, un unicum nel panorama bancario italiano, circa la capacità di valutazione di progetti industriali sulla base dei contenuti scientifici e tecnologici sottostanti..Nel 1998 l'Imi si fonde con l'istituto di credito San Paolo con conseguente assunzione della denominazione Sanpaolo Imi: il Gruppo multifunzionale che ne scaturisce opera nei vari settori di attività attraverso società dedicate o unità di business.