Il 7 novembre 1921, lunedì, inizia alla Corte d'Assise di Seine-et-Oise, nella sede di Versailles (Francia), dopo due anni di inchiesta, il processo contro Henri Désiré Landru, l’insospettabile parigino chiamato anche "Barbablu" arrestato dopo la scomparsa di dieci donne. Landru nasce il 12 aprile 1869 a Parigi (Francia) e il processo, che monopolizza le cronache, si basa su schiaccianti prove raccolte contro l’imputato per almeno otto delitti, Il rituale usato era collaudato: distribuiva inviti alle signore, le riceveva nel suo villino, le massacrava e gettava i corpi nella stufa «Mostratemi i cadaveri», dichiara Landru più volte in segno di sfida. Condannato a morte il 30 novembre 1921, Landru viene ghigliottinato alle ore 6.05 del 25 febbraio 1922, nel cortile della prigione di St. Pierre a Versailles, dopo che la richiesta di grazia inviata a Alexandre Millerand, presidente della repubblica francese, è rifiutata il 24 febbraio 1922.