Il 5 novembre 1971 nasce a Gardone Valtrompia (Brescia) l'appuntato dei carabinieri Massimo Guerini. Entrato nell'Arma, viene trasferito a None (Torino) poi, nel 1998 passa alla sezione antirapine e per la sua abilità nelle indagini riceve due encomi: il primo nel 2001 quando porta all'arresto di 8 persone coinvolte in 26 rapine e l'altro quando porta all'arresto di persone coinvolte in 28 rapine. L'1 dicembre 2003 la pattuglia con Guerini intercetta a Ceresole d'Alba (Cuneo) dei rapinatori che hanno tentato una rapina all'ufficio postale: si scatena una sparatoria con oltre 60 colpi e alla fine l'appuntato Guerini viene colpito alla testa e muore durante il trasporto in elicottero all'ospedale di Cuneo. Muore anche un rapinatore, uno è ferito e il terzo si arrende mentre il quarto si da alla fuga. A Guerini viene assegnata la medaglia d'oro al valore dell'arma dei carabinieri (alla memoria) con questa motivazione: "Con eccezionale coraggio ed esemplare sprezzo del pericolo, non esitava a fronteggiare, unitamente ad altri militari, due malviventi armati autori di tentata rapina, che si stavano dando alla fuga a bordo di un'autovettura. Nel corso di proditorio e violento conflitto a fuoco, reagiva con l'arma in dotazione attingendo uno dei malfattori, finché si accasciava al suolo, mortalmente ferito. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio".