Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 un incendio di chiara origine dolosa distrugge il teatro Petruzzelli di Bari. Curiosamente l'ultima opera andata in scena è una replica della "Norma" di Vincenzo Bellini: opera che termina proprio con un rogo. Considerato uno dei più bei teatri d'Europa, il Petruzzelli viene inaugurato il 14 febbraio 1903 con il capolavoro di Meyerbeer, "Gli ugonotti". Grandi artisti internazionali si esibiscono sul suo palco: Herbert von Karajan, Rudolf Nureyev, Frank Sinatra, Ray Charles, Liza Minnelli, Juliette Greco. E poi grandi artisti italiani: Eduardo De Filippo, Riccardo Muti, Carla Fracci, Luciano Pavarotti, Giorgio Gaber. La complicata vicenda giudiziaria che fa seguito al rogo del teatro non si conclude con l'assoluzione degli imputati accusati di essere i mandanti e con la condanna degli esecutori materiali del fatto. Seguono vicende complesse anche in merito alla proprietà del teatro: il 3 ottobre 2006, il Petruzzelli è espropriato in base a un articolo collegato alla legge finanziaria divenendo proprietà del Comune di Bari, ma il 30 aprile 2008 la Corte costituzionale con sentenza n. 128/2008 rida la proprietà del Teatro alla famiglia Messeni Nemagna per mancanza dei requisiti di "straordinaria necessità e urgenza" previsti dall'esproprio. Il Teatro Petruzzelli riapre ufficialmente domenica 4 ottobre 2009, quasi 18 anni dopo il rogo con l'esecuzione della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven da parte dell'Orchestra della Provincia di Bari, diretta dal maestro Fabio Mastrangelo. Il 6 dicembre 2009 viene inaugurata la prima stagione lirica nel Petruzzelli ricostruito dopo il rogo con Turandot di Giacomo Puccini, regia di Roberto De Simone e direzione orchestrale del maestro Renato Palumbo. Il teatro ristrutturato ha una capienza teorica di 1480 posti, che, togliendo i posti a disposizione per esigenze tecniche (luci, videocamere, regia ecc.) diventa di 1250 posti effettivi. Il 22 novembre 2014, dopo che ben altri 16 giudici si sono già pronunciati in tal senso, la Corte d'appello di Bari, confermando la sentenza di primo grado del 2009 riconosce piena validità ed efficacia al Protocollo d'Intesa, qualificato come contratto di diritto privato, vincolante per tutte le parti e non suscettibile di revoca. Il Teatro è oggi di proprietà del comune di Bari, dopo che il Tribunale civile di Bari nell’aprile 2019 respinge le pretese della famiglia Messeni.