Il 19 ottobre 1971 muore a Casciago (Varese) l'industriale Alberto Pirelli, al vertice dell'azienda di famiglia. Alberto nasce il 28 aprile 1882 a Milano ed è figlio di Giovanni Battista, fondatore della prima industria per la lavorazione della gomma in Italia. Nel dicembre del 1904 Alberto Pirelli e il fratello Piero sono nominati cogerenti dall'Assemblea degli azionisti della Pirelli & C., con poteri e responsabilità uguali a quelli del padre. Alla base della decisione di cooptare i figli nella gestione della società c'è l'obiettivo di sfruttare le opportunità di crescita e di espansione internazionale che si stanno prospettando grazie al grande sviluppo a livello mondiale dell'industria della gomma, in particolare nel settore dei cavi elettrici e in quello degli pneumatici. Insieme nell'elaborazione della strategia generale, i due fratelli consolidano ben presto una spartizione precisa dei compiti operativi, che affida a Piero il peso della gestione dell'impresa, della quale nel 1927 ridisegna l'assetto societario, e ad Alberto i rapporti con le istituzioni e gli apparati ministeriali e la gestione delle relazioni internazionale. Alberto nel 1907 è alla guida del team che vince la Pechino-Parigi su Itala, con gomme Pirelli. Quindi Alberto divide sempre la sua attività tra l'industria e l'azione diplomatica e politica. Tra i fondatori dell'Istituto di studi di politica internazionale, dal 1933, alla morte del padre, diventa vicepresidente e amministratore delegato della Pirelli e dal 1956 al 1965 ne assume personalmente la direzione. La documentazione prodotta da Alberto Pirelli nel corso della propria vita e attività imprenditoriale è conservata da Pirelli spa di Milano, nel fondo Pirelli - Fondo Storia delle Industrie Pirelli (estremi cronologici:1872 - 1998). Altra parte si conserva presso le Industrie Pirelli Spa di Figline Valdarno (Firenze) nel fondo Pirelli Spa.