Il 6 ottobre 1981 a Il Cairo (Egitto) estremisti islamici uccidono il presidente della Repubblica, Anwar al-Sadat, mentre assiste a una parata militare per celebrare l'anniversario della guerra del Kippur. E' questa la risposta dell'organizzazione integralista dei Fratelli musulmani, che nel mese di settembre precedente Sadat colpisce duramente con una campagna d'arresti. Gli succede il vice presidente Hosni Mubarak. Le forze Usa nel Mediterraneo sono poste in stato di allarme. Anwar al-Sadat nasce il 25 dicembre 1918 a Mit Abu al-Kum (Egitto). Ufficiale di carriera, è vicepresidente della repubblica dal 1969. Successore di Nasser alla presidenza nel 1970, nel 1973 assume la carica di capo del governo. La guerra contro Israele del 1973 (guerra del Kippur) rafforza il suo prestigio, e in seguito Sadat sgancia l'Egitto dalla tradizionale politica filosovietica, promuovendo l'avvicinamento agli Usa e all'Arabia Saudita (1976) e avvia il dialogo con Israele, che comporta la rottura con i paesi arabi "del rifiuto". Per questo è insignito del premio Nobel per la pace insieme con il leader israeliano Beghin nel 1978.