Il 28 settembre 1971 il cardinale Joszef Mindszenty, primate di Ungheria, viene autorizzato a lasciare il suo Paese. Mindszenty nasce il 29 marzo 1892 a Csehimindszent (Ungheria) e ordinato sacerdote il 12 giugno 1915. viene arrestato durante la rivolta comunista di Béla Kun nel 1919. Il 3 marzo 1944 è nominato vescovo e consacrato il 25 marzo 1944. Mindszenty, arrestato e torturato durante la seconda guerra mondiale dai nazisti, viene creato cardinale da Papa Pio XII nel concistoro del 18 febbraio 1946. Il 26 dicembre 1948 è nuovamente incarcerato e condannato all'ergastolo nel 1949 con l'accusa di cospirazione tesa a rovesciare il governo comunista ungherese. Liberato durante l'insurrezione del 1956, entra di nuovo in conflitto con le autorità comuniste, ma non vuole lasciare il paese e dal 1956 vive volontariamente recluso nell'ambasciata americana a Budapest. Mindszenty muore per un arresto cardiaco il 6 maggio 1975 a Vienna (Austria) e il 22 ottobre 1996 viene avviata la causa di canonizzazione.