Il 19 settembre 1991 il cadavere di un uomo risalente al neolitico viene recuperato nel ghiacciaio del Similaun (Val Senales): misura 160 centimetri ed è eccezionalmente ben conservato, intatto e completo di ossatura e pelle. Dalle analisi degli scienziati emerge che il morto, chiamato familiarmente "Oetzi" dai massmedia, era un uomo di 25-40 anni, probabilmente deceduto durante una battuta di caccia circa 5.300 anni fa. Lo sfortunato cacciatore reca tatuaggi su alcune parti del corpo, indossa vestiti di pelle imbottiti di fieno e porta un arco di legno di tasso con 14 frecce. Accanto al corpo viene trovato anche l'occorrente per cucire, un coltello a lama di pietra, gioielli, pietre focaie e una scure di bronzo. Dall'esame del contenuto dello stomaco gli archeologi ricavano preziose informazioni sulla vita quotidiana dell'età del bronzo. Nuove indagini rivelano però che la "mummia" non morì assiderata ma venne ammazzata con una pugnalata alla schiena.