Il 18 settembre 1951 inizia a Bologna, davanti al Tribunale militare, il processo a Walter Reder, ex ufficiale delle Waffen-SS responsabile, tra il 29 settembre e il 18 ottobre 1944, del massacro delle popolazioni di alcuni comuni dell'Appennino tosco-emiliano, tra i quali Marzabotto. La sentenza, emessa il 31 ottobre 1951, lo condannerà all'ergastolo, da scontare nel carcere militare di Gaeta (Latina). Nel 1980 una corte del Tribunale militare di Bari decide la liberazione condizionale di Reder e Il 24 gennaio 1985, il governo Craxi decide per la liberazione e il trasferimento in Austria, scatenando vibrate polemiche. Walter Reder, che nasce il 4 febbraio 1915 a Jesenik (oggi Repubblica Ceca), muore il 26 aprile 1991 a Vienna (Austria).