Il 18 settembre 1931 con l'attacco delle truppe giapponesi che invadono la città Mukden, nella Manciuria meridionale, inizia la guerra nippocinese. Entro gennaio 1932 i giapponesi completano l’occupazione della Manciuria. La penetrazione giapponese in Cina, ostacolata dalle potenze occidentale e dalla Società delle nazioni, da luogo nel febbraio 1932 alla nascita dello stato satellite del Manciukuò, i cui confini sono estesi dall'armistizio fino alla Grande muraglia. La tregua di Tangku (Cina) , stipulata tra l'esercito giapponese del Kwantung e i funzionari cinesi locali, pone fine all'offensiva per la conquista armata di tutta la Cina che il Giappone aveva scatenato con questo incidente. Dopo la tregua di Tangku, il Giappone prosegue la sua politica di espansione in Cina favorendo la nascita di governi regionali autonomi, destinati a diventare rapidamente regimi satelliti del governo giapponese. Il 31 maggio 1933, a Tientsin (Cina), è sottoscritto un armistizio tra Cina e Giappone che pone fine al conflitto.