Il 12 settembre 2001 a Washington (Dc, Usa) gli Stati Uniti, in risposta all'attacco terroristico del giorno precedente a New York (New York, Usa), invocano l'articolo 5 dell'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, nota come NATO (dall'inglese North Atlantic Treaty Organization, organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa), creata nel 1949. L'articolo 5 stabilisce: « Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica. » Questa misura viene concepita in modo tale che se l'Unione Sovietica avesse lanciato un attacco contro uno qualsiasi dei paesi membri, questo sarebbe stato trattato da ciascun paese membro come un attacco diretto, ed era rivolta soprattutto a una temuta invasione sovietica dell'Europa occidentale. La temuta invasione sovietica però nonè mai avvenuta e questa misura viene utilizzata per la prima volta nella storia del trattato in risposta all'attacco terroristico a New York.