Il 29 agosto 1831 il fisico Michael Faraday, completamente autodidatta, annuncia che è possibile indurre una corrente elettrica in una spira facendo passare della corrente in un'altra spira vicina. Faraday nasce il 22 settembre 1791 a Newington Butts (Surrey, Inghilterra) e osserva inoltre che l'induzione della corrente elettrica in una spira avviene solo quando la corrente che fluisce nella seconda ha delle variazioni: si tratta quindi di un fenomeno dinamico, benché tale scoperta sia anticipata da un'opera del presbitero e fisico italiano Francesco Zantedeschi. La scoperta di Faraday avviene quando avvolge due rotoli isolati di filo elettrico attorno a un grande anello di acciaio, fissato a un tavolo, e scopre che facendo passare corrente attraverso un rotolo, una corrente momentanea è indotta nell'altro rotolo. Il fisico inglese, poche settimane dopo, scopre un secondo fenomeno di induzione. In suo onore sarà battezzata "farad" l'unità di capacità elettrica. Le sue dimostrazioni stabiliscono che un campo magnetico variabile produce un campo elettrico e questa relazione è espressa matematicamente mediante la Legge di Faraday-Neumann-Lenz, che diventa successivamente una delle quattro equazioni di Maxwell. Queste si sono evolute nella generalizzazione conosciuta come teoria dei campi. Faraday contribuisce anche allo studio dell'elettrochimica e tra le sue invenzioni c'è il becco di Bunsen, bruciatore a gas usato in chimica. Faraday muore il 25 agosto 1867 nel palazzo reale di Hampton Court a Richmond upon Thames (Inghilterra).