Il 28 agosto 1961 nel villaggio di Fishbourne, vicino a Chichester (West Sussex, Inghilterra) l'archeologo Barry Cunliffe inizia uno scavo sistematico nel sito, scoperto per caso da Aubrey Barrett, un ingegnere impegnato nella posa di un acquedotto. La villa romana che la squadra di Cunliffe porta alla luce è talmente grande che si inizia a chiamarla Palazzo romano di Fishbourne; un museo viene poi costruito per preservare i resti archeologici in situ. Molte delle decorazioni risalgono all’epoca della costruzione che viene colloca verso la metà del primo secolo dopo Cristo, tanto da rappresentare i reperti romani più antichi della Gran Bretagna. Per dimensioni, è approssimativamente grande quanto la Domus Aurea di Nerone a Roma o la villa di Piazza Armerina in Sicilia; la pianta assomiglia, nell'organizzazione, a quella della Domus Flavia nel Palazzo di Domiziano sul Palatino a Roma. Fishbourne è di gran lunga la più grande residenza romana a nord delle Alpi, superando, con i suoi 150 metri di lato, anche Buckingham Palace.