Il 26 agosto 1901 nasce a Vicenza il corridore e imprenditore Gentullio Campagnolo. Corre dal 1927 al 1930 e l'8 febbraio 1930 brevetta la prima delle sue invenzioni legate al mondo della bicicletta: il mozzo a sgancio rapido. L’idea gli viene il 4 novembre 1927 quando Campagnolo corre il Gran Premio della Vittoria, per celebrare il sesto anniversario della vittoria dell'Italia nella Prima guerra mondiale. Durante la scalata del Passo Croce d'Aune (Belluno) Campagnolo è in grande difficoltà nel tentativo di rimuovere la ruota posteriore per cambiare il rapporto. Leggenda vuole che abbia detto, fra le imprecazioni, una celebre frase in dialetto vicentino: "Bisogna cambiar qualcossa de drio" (Bisogna cambiare qualcosa dietro). A ricordare quell'episodio esiste oggi sul passo un monumento a lui dedicato, opera dello scultore bellunese Massimo Facchin. In ogni caso Campagnolo non è mai un corridore professionista e si mantiene gestendo il suo negozio di ferramenta, nel cui retro idea e costruisce, interamente a mano, i cambi e i mozzi ciclistici. Terminata la carriera ciclistica, Campagnolo brevetta l'8 febbraio 1930 la prima delle sue invenzioni legate al mondo della bicicletta: il mozzo a sgancio rapido. Con un semplice sistema costituito da un eccentrico e da una leva diventa possibile montare e smontare una ruota in un solo gesto, contro i problemi dati dai vecchi fissaggi a dadi. Nel 1933 nasce la Campagnolo, la celebre fabbrica di componentistica per biciclette da corsa. Il 2 giugno 1979 Tullio Campagnolo diventa Cavaliere del lavoro  e muore il 3 febbraio 1983 a Vicenza.