Il 25 agosto 1941 nasce a Verona, nel quartiere di San Michele Extra, la mezzala Mario Corso, famoso perle sue punizioni a "foglia morta" e soprannominato "il professore". Corso gioca praticamente tutta la carriera nell'Inter. Tra il 1963 e il 1971 vince quattro scudetti (1963, 1965, 1966 e 1971), due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali (nel 1964 e 1965). Rimane celebre la rete segnata il 26 settembre 1964, nel terzo incontro tra i nerazzurri e l'Independiente valido per l'Intercontinentale: il suo gol, nel primo tempo supplementare, regalò al club milanese la vittoria e il titolo di campione del mondo.In quindici stagioni a Milano, dal 20 giugno 1958 fino al 17 giugno1973, gioca 502 partite totali e segna 94 reti. Passa quindi al Genoa, in coincidenza col ritorno sulla panchina nerazzurra di Herrera. La sua prima stagione nel club ligure si conclude con la retrocessione in Serie B. Disposto a giocare con la maglia del "Grifone" anche in serie B, all'inizio dell'annata successiva subisce un grave infortunio, fratturandosi la tibia; dopo l'operazione e la convalescenza, rimossa la placca metallica, la tibia, non perfettamente saldata, si spezza nuovamente durante un allenamento, ponendo fine alla sua carriera La prima esperienza in panchina è con la Primavera del Napoli (1978-1979), che conduce alla vittoria dello scudetto di categoria. In seguito guida altre due squadre del Sud: Lecce e Catanzaro. Con i salentini ottiene la salvezza nel campionato di Serie B 1982-1983, mentre dalla dirigenza dei calabresi viene esonerato dopo 10 partite del campionato di Serie B 1983-1984. Tornato all'Inter, allena il settore giovanile, ma nel novembre 1985 il presidente Ernesto Pellegrini gli affida la prima squadra, per rimpiazzare Ilario Castagner: esordisce il 24 novembre, con un pareggio per 1-1 contro la Juventus di Trapattoni. Il 6 aprile 1986 vince il derby di ritorno per 1-0, in quella che è la prima stracittadina di Silvio Berlusconi al comando della società rossonera. Nell'annata 1987-1988 guida il Mantova, portandolo a vincere il campionato di Serie C2: confermato anche l'anno seguente, porta i lombardi al sesto posto nel campionato di C1. Nel 1989-1990 viene chiamato sulla panchina del Barletta, che riesce a condurre alla salvezza nel campionato cadetto. Nella stagione 1991-1992 subentra a Fascetti alla guida del Verona in coppia con Nils Liedholm: è questo l'ultimo atto della sua carriera da tecnico, in quanto diviene poi osservatore per l'Inter. Corso muore il 20 giugno 2020 a Milano, a 78 anni, dopo un breve ricovero in ospedale.