Il 20 agosto 1921 nasce a Philadelphia (Pennsylvania, Usa) la scrittrice Jacqueline Susann. Nonostante abbia ottenuto 140 punti nel test di misurazione del quoziente intellettivo, a scuola Susann dimostra d'essere una studentessa pigra. Dopo aver conseguito la laurea si trasferisce a New York (New York, Usa) per realizzare il suo sogno di diventare attrice, iniziando a ottenere alcune piccole parti in film commerciali. Dopo aver avuto un figlio autistico la Susann decide di cimentarsi con un'opera di denuncia sull'uso delle droghe nel mondo dello spettacolo intitolata "The Pink Dolls" ma finisce invece per scrivere "Every Night, Josephine!", il suo primo romanzo di successo, basato sulle esperienze della sua cagnolina a cui di tanto in tanto faceva indossare completini che ben si intonavano ai suoi vestiti. Considerato dai più come una novità, il libro vende abbastanza da consentirle di pubblicare la sua seconda opera letteraria, "La valle delle bambole" (Valley of the Dolls).
Il libro ottenne un successo immediato e duraturo nel tempo, infrangendo molti record di vendita e giungendo a una tiratura di 30 milioni circa di copie, tale da farlo ritenere il miglior best seller di sempre. Dal punto di vista culturale diventa una pietra di paragone: sebbene alcuni considerino il modo di scrivere della Susann grossolano, altisonante e sfrontato e l'argomento trattato inappropriato (critica condivisa peraltro dalla stessa autrice), il libro raggiunge un altissimo numero di vendite proprio grazie allo stile da soap-opera misto a personaggi baldanzosi e non tradizionali, quali una modella, una cantante e un'attrice strepitosa. Per tutta la vita la Susann ha parecchi problemi di salute e deve lottare contro il cancro. Nel 1962 le viene diagnosticato un tumore al seno e si sottopone alla mastectomia. Nel gennaio 1973, la ricomparsa del cancro la sconvolge, ma è risoluta nel portare a termine il suo ultimo romanzo, "Once Is Not Enough" (Una volta non basta) che, al pari dei libri precedenti, conoscee un enorme successo, ma la Susann è ormai troppo malata e indebolita dalla chemioterapia per intraprendere il consueto giro promozionale dell'opera. La salute della Susann velocemente si deteriora. Quando viene ricoverata all'ospedale per l'ultima volta, rimane in coma per sette settimane prima di morire all'età di 56 anni. Le sue ultime parole al marito sono: "Tiriamoci fuori dall'inferno, tesoro!"