Il 20 agosto 1901 nasce a Modica (Ragusa) il poeta Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959. Figlio di un ferroviere, trascorre l'infanzia in Sicilia. Dopo aver svolto diversi lavori a Roma, Reggio Calabria e Firenze, nel 1934 si trasferisce a Milano, dove ottiene la cattedra di letteratura italiana al Conservatorio. La sua prima produzione lo identifica come un rappresentante di punta dell' ermetismo: "Acque e terre", 1930, "Oboe sommerso", 1932, "Ed è subito sera", 1942. Nel dopoguerra la poesia di Quasimodo, prima dominata dall' evocazione di una Sicilia mitizzata come paradiso perduto, si orienta verso tematiche legate alla guerra o alla questione sociale: "Con il piede straniero sopra il cuore", 1946, "Giorno dopo giorno", 1947, "La vita non è sogno", 1949, "Il falso e il vero verde", 1956, "La terra impareggiabile", 1958, "Dare e avere", 1966. Ma probabilmente l'apice della sua produzione è rappresentato dalle sue traduzioni dei poeti greci ("Lirici greci",1940) e latini. Salvatore Quasimodo muore il 14 giugno 1968 a Napoli.