Il 16 agosto 1931 muore in esilio a Parigi l'antifascista Giuseppe Donati, fondatore e direttore del quotidiano "Il popolo", organo del Partito popolare fondato da don Luigi Sturzo. Donati nasce il 15 gennaio 1889 a Granarolo Faentino (Ravenna) e dopo avere studiato in seminario e all'Università di Firenze, si lancia nel giornalismo e nella politica attraverso la "Lega democratica cristiana", dalla quale - a metà del 1921 - passa al Partito popolare. Dirige "Il popolo" dalla fondazione, aprile 1923, al giugno 1925 quando è costretto all'esilio in seguito a una violenta campagna denigratoria e a minacce personali. Donati, Combatte il regime fascista a viso aperto e presenta al Senato una denuncia contro il fascista De Bono, accusandolo di complicità nell'assassinio di Giacomo Matteotti. Il Senato, trasformato in Alta Corte di giustizia, proscioglie il quadrumviro, e Donati è costretto all'esilio, durante il quale, per poter vivere, fa il correttore di bozze e il cameriere. Attivo anche politicamente, dà vita a fogli battaglieri, come "Il corriere degli Italiani" e "Il pungolo".